#etales L’ATELIER VIRTUALE DI TAILOOR

Il Gruppo E ha affiancato Tailoor, player di phygital ecommerce, in un progetto di frontiera tra AI, blockchain e metaverso per la creazione di un vero e proprio atelier virtuale.


Protagonista di questa #etale è Tailoor, azienda italiana che mette a disposizione dei brand della moda la prima piattaforma di phygital ecommerce per creare abiti e accessori personalizzati. Tailoor fa parte del Gruppo Reda, leader nel settore tessile e con una lunga storia di eccellenza, che si distingue per la qualità delle produzioni, l’attenzione ai dettagli e la vocazione per la sostenibilità, posizionandosi come partner di riferimento per i brand di moda di tutto il mondo. Parla Jacopo Thun, Amministratore Delegato di Tailoor oltre che CIO dell’intero Gruppo Reda.

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Come influenzano le nuove tecnologie il vostro business?

La tecnologia offre infinite opportunità al mondo della moda e le ultime frontiere come l’intelligenza artificiale e gli spazi virtuali forniscono un nuovo tassello al modello omnichannel, offrendo la possibilità di creare ulteriori dinamici punti di contatto con il cliente. Il metaverso, ad esempio, consente di offrire esperienze di shopping immersive e interattive, primi fra tutti i negozi virtuali, dove è possibile esplorare in maniera dinamica i prodotti e personalizzarli vivendo esperienze emotivamente simili a quelle del negozio fisico ma potenziate grazie alla tecnologia. Inoltre, le ambientazioni virtuali permettono di ampliare enormemente l’area geografica d’azione e di far vivere ai nostri clienti esperienze assolutamente esclusive e uniche – elemento importantissimo per il nostro target di alta fascia, senza contare la possibilità di raccogliere nuovi dati preziosi sui loro comportamenti.


Come è nata l’esigenza legata al progetto dell’Atelier Virtuale Tailoor, di cui parliamo oggi?

Più che da un’esigenza è nato proprio da tutte le opportunità che le nuove tecnologie, l’ondata di interesse verso il metaverso e – ad esso strettamente collegato – il mondo degli NFT e della blockchain, potevano offrire al nostro settore. In Tailoor abbiamo voluto quanto prima sfruttare quest’onda innovativa per il nostro business.

Da dove siete partiti?

Siamo partiti dal nostro configuratore 3D, già esistente e funzionante. Si tratta di un’applicazione web-based che permette ai clienti di creare abiti o accessori su misura utilizzando i tessuti di alta qualità prodotti da noi e di ottenere un capo su misura recependo con precisione le misure sartoriali del cliente. Il risultato è un capo totalmente personalizzato, di altissima qualità, con caratteristiche uniche in termini di forma, dimensione e comfort. Quindi, perché non trasformarlo direttamente in un Atelier Virtuale? E così è stato.


Cosa avete realizzato?

Abbiamo realizzato - e oggi lo abbiamo a disposizione - un vero e proprio Atelier Virtuale fruibile in qualsiasi metaverso, sia attraverso applicazioni di realtà virtuale tramite visori immersivi sia da web. All’interno di questo atelier, il visitatore – assistito da un assistente di vendita realmente esistente ma ovviamente in forma virtuale – modella il proprio abito secondo i suoi gusti e trasmette le sue misure sartoriali. Fatto questo, parte la produzione di un abito fisico che verrà spedito al cliente, ma – e qui viene il bello – viene automaticamente creato anche il suo gemello digitale, che potrà essere utilizzato per vestire l’avatar del cliente nelle altre sue esperienze di metaverso. Per garantirne l’autenticità, l’abito viene certificato come NFT e inserito nel marketplace OpenSea, con la possibilità di valorizzarlo e anche di venderlo, volendo. Questo apre le porte a infinite possibilità e infinite esperienze: come tutti gli NFT, l'abito virtuale potrà ad esempio permettere l'accesso ad eventi esclusivi riservati (come concerti o gathering) – ad esempio – a chi veste Made in Italy.

 

L’atelier virtuale Tailoor è esattamente come un atelier del mondo reale, dove il cliente modella il proprio abito che sarà sia fisico che virtuale, un NFT certificato in blockchain.

Ci sono legami con il mondo della sostenibilità?

Certamente: la sostenibilità è e deve essere sempre al centro delle strategie delle aziende di moda e anche in questo caso c’entra. Favorendo il Made to Measure, ovvero la produzione su misura di capi di alta qualità, andiamo in una direzione opposta al fast fashion: i capi sono fatti per durare nel tempo e il processo del loro acquisto è legato a un’esperienza piacevole che spingerà il cliente a conservarlo.


A chi vi siete rivolti per questo progetto?

Come si capisce, avevo bisogno di più soggetti, tutti già esperti e competenti in quest’ambito pur di frontiera. Il Gruppo E, insieme al quale abbiamo messo a fuoco il progetto, ha svolto il coordinamento, fornito l’infrastruttura IT e gestito gli aspetti di sicurezza IT, come si intuisce assolutamente cruciali. A loro si sono affiancati Memori e Apio, due player competenti rispettivamente nello sviluppo di ambienti di realtà virtuale e nella gestione e integrazione di NFT in ambienti virtuali. Grazie a un progetto ben costruito, il cliente non si accorge di niente: acquista il suo abito e se lo ritrova direttamente come NFT in OpenSea.

 

Come è andata la gestione e lo sviluppo di un progetto così complesso?

Oltre che ad apprezzare il dialogo aperto e creativo sin dalla fase iniziale, sono state chiare la competenza, la professionalità e l’attenzione ai dettagli, soprattutto in un ambito nuovo e complesso dove le referenze scarseggiano. Dal system integrator non ti aspetti creatività e invece è arrivata. E anche i tempi sono stati strabilianti: in sei mesi il progetto si è concluso e ora siamo pronti per utilizzarlo e portarlo a nostra volta sul mercato.


Avete già presentato questo progetto al mercato in anteprima?

Sì, all’NFR di NYC 2022 abbiamo mostrato un assaggio del nostro atelier virtuale permettendo ai visitatori di creare pochette personalizzate certificate come NFT. La soluzione è a tutti gli effetti sul mercato dalla fine del 2022 ed ha avuto un successo immediato, cosa che ci rende estremamente orgogliosi: abbiamo capito di averci visto giusto e abbiamo scelto i giusti partner per realizzare la nostra visione.

 

Qual è il prossimo passo?

Il momento è estremamente dinamico. Il progetto dell’Atelier Virtuale Tailoor ha portato molti utili contatti che stiamo coltivando per chiudere importanti trattative. Contemporaneamente il successo di questa piattaforma ha scatenato la creatività nel nostro gruppo e ora abbiamo tantissimi progetti in via di sviluppo, in diverse direzioni, che saranno divulgati nei prossimi mesi. Continuare a sviluppare e aumentare l’uso di AI ci permetterà di perfezionare le esperienze di acquisto e renderle sempre più stimolanti. Negli ultimi mesi stiamo vedendo come l’AI sia ormai il presente e non più il futuro. Siamo sicuri che la strada intrapresa è solo all’inizio per una rivoluzione digitale sostenibile, un mondo in cui sempre di più il cliente finale è egli stesso creatore di prodotti, di contenuti e di esperienze.

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